In alcune situazioni, il vomito può essere il segnale di un problema più serio, che richiede attenzione medica immediata. Riconoscere i segnali di allarme e sapere come intervenire può fare la differenza nel garantire la salute del bambino.
Le cause gravi di vomito nei bambini
Sebbene il vomito sia spesso dovuto a infezioni virali, intossicazioni alimentari o semplici disturbi gastrointestinali, esistono alcune condizioni che devono essere considerate:
- Disidratazione grave: la perdita eccessiva di liquidi può portare a uno squilibrio pericoloso degli elettroliti, con conseguenze potenzialmente gravi (World Health Organization, 2021).
- Occlusione intestinale: vomito biliare, di colore verde o giallo scuro, può indicare un’ostruzione intestinale, condizione che necessita di intervento immediato (American Academy of Pediatrics, 2022).
- Appendicite: se accompagnato da dolore addominale intenso, in particolare nella parte inferiore destra dell’addome, il vomito potrebbe essere un segnale di appendicite (Mayo Clinic, 2023).
- Trauma cranico: il vomito successivo a una caduta o a un colpo alla testa può indicare una commozione cerebrale o un’emorragia interna (New England Journal of Medicine, 2021).
- Infezioni gravi: può essere un sintomo di meningite, se accompagnato da rigidità del collo, febbre alta e stato confusionale.
Come riconoscere i sintomi gravi
È essenziale monitorare il bambino e prestare attenzione a segnali di allarme, che potrebbero indicare una condizione più seria:
- Presenza di sangue. Se il vomito contiene sangue rosso vivo o ha un aspetto simile a fondi di caffè, può indicare un sanguinamento gastrointestinale.
- Vomito persistente e frequente. Se il bambino vomita ripetutamente per più di 24 ore senza segni di miglioramento.
- Segni di disidratazione. Bocca secca, assenza di lacrime, ridotta quantità di pipì e letargia.
- Febbre alta persistente. Febbre superiore a 39°C associata a vomito.
- Cambiamenti neurologici. Sonnolenza eccessiva, confusione, difficoltà a rimanere svegli o convulsioni.
- Gonfiore addominale e dolore intenso. Possono essere segnali di occlusione intestinale o altre condizioni chirurgiche.
Cosa fare in caso di sintomi gravi
Nei bambini:
- Mantenere l’idratazione: Se il bambino è cosciente e riesce a bere, dare piccole quantità di soluzioni reidratanti orali (SRO) per evitare la disidratazione (World Health Organization, 2021).
- Evitare cibi solidi e latticini: Fino a quando il vomito non si riduce, è meglio sospendere il latte e altri cibi pesanti.
- Monitorare la temperatura e i segni vitali: Se il bambino ha febbre alta, somministrare un antipiretico solo sotto consiglio medico.
- Non somministrare farmaci antiemetici senza consulto medico: Alcuni farmaci possono mascherare sintomi importanti e peggiorare la situazione.
Nei neonati e nei lattanti:
- Continuare l’allattamento al seno o con formula, ma a piccoli sorsi e con maggiore frequenza.
- Evitare l’acqua semplice nei primi sei mesi, poiché può alterare il bilancio elettrolitico.
- Se il bambino ha meno di tre mesi e vomita ripetutamente, contattare immediatamente il pediatra.
Quando chiamare il medico
Bisogna contattare immediatamente il pediatra o recarsi in pronto soccorso se:
- Il vomito è biliare o con sangue.
- Il bambino è molto debole, letargico o ha difficoltà a rispondere agli stimoli.
- Sono presenti convulsioni o rigidità del collo.
- Il vomito si accompagna a dolore addominale intenso e persistente.
- Il bambino non urina da più di 8 ore.
- Dopo un trauma cranico, il bambino presenta vomito ripetuto.
Conclusioni
Il vomito nei bambini è spesso benigno, ma in alcuni casi può essere il segnale di una condizione grave. Monitorare i sintomi, garantire l’idratazione e rivolgersi al medico sono strategie fondamentali per la gestione sicura del bambino. Se si presentano segnali di allarme, è essenziale cercare immediatamente assistenza medica. Agire tempestivamente può fare la differenza nella salute e nel benessere del bambino.